6 Volte Matricola | Studenti Per

Al termine del liceo classico non avevo ancora pensato a quale figura professionale voler aspirare. Ho imparato ad ascoltare il crescere della passione per il percorso medico-scientifico: questa mi ha richiesto sostegno e concretezza. L’acerba passione mi ha motivato in scelte uniche: 1° volta matricola come articolista in medicina( alternativa per chi non supera il test), 2° volta matricola durante il tirocinio per essere ammessa al Corpo Sanitario dell’Esercito, 3° volta matricola in biologia della nutrizione. Dopo tre anni investiti nel tentativo di acquisire quella conoscenza scientifica necessaria per il superamento del test di ammissione, eccomi riconosciuta la tanto attesa qualifica di matricola (4°volta) nel corso di Medicina e Chirurgia. Oggi, per la 5°volta, risulto matricola del BEMC, il recente corso di medicina in lingua inglese: ripescata dopo il primo semestre frequentato nel corso in italiano, ho deciso di dare un nuovo risvolto a questo percorso. Il bussare della personalità al sentiero dell’esperienza ci porta a scegliere in un modo del tutto originale: la sfida mi ha sempre incentivata nel lavoro e l’esperienza mi ha sempre tenuta allenata all’adattamento. Ero a lezione nel corso di italiano quando ho saputo di essere stata ripescata per il BEMC e ricordo tra tremore e batticuore la grande incredulità, forse già con la nascosta consapevolezza della mia decisione. Nei tre giorni di tempo a disposizione per decidere ho cercato pareri e consigli, sperando che qualcun altro potesse prendere la decisione, che in realtà spettava solo a me. Avevo deciso di non accettare, di conservare l’equilibrio faticosamente raggiunto e di privilegiare la scelta più comoda come premio per i tre anni di sacrifici. Questa scelta tuttavia non mi rendeva felice e non potevo rinunciare ad un’opportunità per il timore di non farcela. Nell’accettare il trasferimento ho dovuto metter da parte l’egoistico desiderio di sentirmi “arrivata” e la paura del cambiamento; ho scelto di mettermi alla prova, di anticipare il lavoro linguistico che avrei dovuto fare in futuro, di aprire ogni giorno la mia mente a realtà diverse, di non vergognarmi della mia ignoranza linguistica e culturale e di partire proprio da questa per migliorare me stessa. Per molto tempo ho sentito vicino il rischio di chiudere il mio mondo sui libri e ho deciso non volerlo più percepire, una volta scoperta durante gli anni universitari la bellezza del confronto con gli altri e intuito il potenziale di una persona socialmente attiva. Oggi desidero che i libri non siano il mio unico mezzo, desidero dar spazio all’entusiasmo per le quotidiane scoperte molto coinvolgenti in un gruppo di circa 25 persone di diversa nazionalità. Se idealizzare la figura dal camice bianco è sbagliato, spero che crederci non lo sia. Mi esercito con la mia vita, affinché un giorno questo possa aiutare la vita di qualcun altro, a non preferire le situazioni più comode per pigrizia o per timore, a mantenere acceso l’entusiasmo per la conoscenza e lo sguardo rivolto oltre i confini della mia terra, risultando così 6° volta matricola: “matricola” della vita.

Debora Martella